I fratelli Timmy e Tommy Pig avevano due modeste case costruite alla bene e meglio con paglia e fango. Passavano le giornate a suonare il flauto e il tamburello.
Venne il lupo, affamato. Gli occhi gialli brillavano nella notte, le orecchie tese ad ascoltare i suoni del bosco e la coda dritta che sferzava l’aria, eccitata.
I due fratelli Pig lo videro appena in tempo per nascondersi nelle loro case.
Il lupo, bramoso di divorarli, soffiò via tutto quanto, mettendoli in fuga.
Poco lontano trovarono rifugio presso la casa del fratello minore, Jimmy Pig.
Era una casa grande con muri spessi e solidi.
Restarono lì quella notte e per le notti a seguire.
Jimmy Pig fabbricò loro un nuovo flauto e un tamburello affinché potessero continuare a esercitarsi. Si preoccupò anche di nutrirli attingendo dalle scorte per l’inverno.
Un giorno bussarono alla porta. Jimmy andò ad aprire.
Il lupo entrò e con un balzo si piantò al centro della sala con le fauci spalancate.
I due Pig si abbracciarono, consapevoli che da lì a pochi secondi sarebbero stati sbranati.
«Accomodati, mio caro» disse Jimmy chiudendo la porta.
Il lupo si avvicinò a Jimmy, i due parlottarono. Parevano scherzare e prendersi in giro come due vecchi amici.
I due Pig osservarono la scena senza allentare l’abbraccio che li teneva uniti.
Il lupo uscì con un fagotto a tracolla non prima di aver cacciato un’ultima occhiata a Timmy e Tommy.
«Ma voi due?» chiese Tommy.
«Oh, siamo soci» rispose Jimmy, «lui non mangia me e io gli do parte di quello che riesco a catturare durante il giorno»
«Ma non è giusto» fece Timmy.
«È giusto restare in vita»
«Sì, ma noi siamo Pig e lui è un lupo, non possiamo confonderci»
«Voi siete ospiti in questa casa e queste sono le mie regole, non ci vedo nulla di male ad andare d’accordo con il lupo»
«Hai sentito Tommy» fece Timmy, «siamo ospiti, dice lui. E io che pensavo che fossimo fratelli. Complimenti Jimmy, ti sei dimostrato quel maiale ingrato che sei sempre stato». E così dicendo tornarono a suonare il flauto e il tamburello.
La settimana successiva il lupo tornò. Jimmy grufolò qualcosa al lupo e gli indicò la sala dove stavano suonando Timmy e Tommy.
Il lupo entrò, li sbranò e uscì di casa con le carcasse.
Jimmy ripulì tutto il sangue con stracci e spugne e lo raccolse in una bacinella. Preparò il migliaccio e lo conservò per quando sarebbe tornato il lupo.
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