Eleggere un capo

Stefano Corradini

All’istituto tecnico per geometri Alfredo Oriani, come in ogni ottobre che si rispetti, c’è da eleggere il rappresentante d’istituto.

Di solito i nomi dei candidati iniziano a circolare già a fine settembre, poco dopo l’inizio dell’anno scolastico. Sono volti noti delle quinte superiori o delle quarte, mai qualcuno che si presenti dal triennio. Ci vuole una certa esperienza per essere il portavoce di quasi trecento (300) studenti. Non è un compito per i “primini” e per le loro facce devastate dall’acne.

I rappresentanti in lizza per le elezioni non devono avere particolari attitudini. Negli ultimi cinque anni, dei sei che ho già trascorso qui dentro, ricordo però che avevano tutti un denominatore comune: erano stati bocciati. È per questo che qualche compagno mi ha chiesto di candidarmi. Sono un volto spendibile e potrei sbaragliare la concorrenza. Ho i voti e so per certo che, se potesse, anche il personale ATA e la segretaria della preside mi vorrebbe su quello scranno.

Ma quest’anno c’è un nome più forte: Pedro.

Pedro in un Paese normale non lo voterebbe nemmeno sua madre, ma qui all’istituto tecnico per geometri Alfredo Oriani un pluribocciato come Pedro vincerà le elezioni. Pedro oltre ad essere in questa scuola da otto anni è il più grosso fumatore che questi muri abbiano mai visto. Inoltre, da qualche anno è anche quello che il fumo lo procura a chiunque lo desideri e a prezzi inferiori di quello che potresti acquistare dai magrebini in stazione.

Pedro, quindi, ha un potere economico e coercitivo pari a quello che aveva Escobar in Colombia.

Con tutta probabilità questo potrebbe essere il mio ultimo anno. So come vanno queste cose e quindi faccio un passo indietro per senso di responsabilità e timore reverenziale nei confronti di chi mi ha garantito un’estate tranquilla qualora dovessi uscire con un 60 politico all’esame di Stato.

Non mi pronuncio su chi sarà il nuovo rappresentante d’istituto, ma sono certo che sarà una figura di alto profilo. In questo momento di difficoltà nazionale dobbiamo dare un messaggio forte ai soloni della politica e stringerci attorno a chi possa ben rappresentare le nostre eccellenze.

Racconti correlati

Lascia un commento